Quando leggiamo le meravigliose Fiabe irlandesi raccontate da William Butler Yeats il prodigio ci attende nelle lande infestate dagli esseri di luce. Sono i luoghi dove si, rivela l’essenza del paesaggio irlandese – sentieri desolati di montagna, rovine di fortezze, castelli e abbazie coperte di edera, i prati teneri e verdi delle pianure e le coste selvagge dell’Oceano, circondate da altissime rocce e fenditure, con il mare furibondo.
Se i vagabondi, gli artigiani e i marinai irlandesi percorrono questi luoghi, sanno di poter «vedere» ciò che sfugge all’occhio normale. Non sono visioni ma racconti reali, soprattutto, di natura elfica.
Sopra il castello in rovina, è scesa la notte. Alla vaga luce della luna il vagabondo intravede gruppi di folletti, alti meno di un metro, con le giacche di colore verdi e i cappelli a tre punte. I folletti danzano in cerchio, fanno capriole piroette così leggeri da sembrare gocce di rugiada….
queste poche righe serviranno a trascinarvi nel mondo, nella mente, nelle opere di un grande uomo, premio nobel per la letteratura nel 1923, ma soprattutto un irlandese doc che sicuramente sentiva e vedeva il popolo fatato. A lui si deve una delle migliori raccolte di fiabe celtiche (Il crepuscolo celtico) tramandate oralmente fino a quel momento. Con precisione e pazienza il nostro amico William ha raccolto da anziani, giovani, testimonianze, pensieri e emozioni di irlandesi che hanno avuto la fortuna di incontrare gli Esseri di luce.
Sembra che il Piccolo popolo abbia apprezzato il suo lavoro e gli abbia dato le chiavi per accedere ai livelli superiori della conoscenza.
William si cimenta così in un opera unica ed eccezionale se non fosse altro che dettata da entità e spiriti. Parlo di “Una Visione”.
Yeats è sicuramente uno dei più importanti scrittori dell’isola di Smeraldo ed è quello a cui mi sento più legato perché proprio grazie alle sue liriche, ai suoi racconti, ho iniziato a conoscere questa meravigliosa terra. Non mi sento quindi di consigliare o sconsigliare qualcosa in particolare, anche perché la produzione è talmente varia (poesie, autobiografia, trattato filosofico, drammi teatrali, ha curato la pubblicazione di alcuni racconti fantastici e ne ha scritti lui stesso) che credo vada apprezzata in tutta la sua interezza. Date uno sguardo alla Bibliografia in italiano o provate a leggere qualcosa in inglese fino a trovare quello che più vi affascina.
Più di tante parole ora è il momento di camminare sui sentieri della verde Irlanda.
Felice lettura…. e grazie William!
BIBLIOGRAFIA IN ITALIANO:
TITOLO | CASA EDITRICE |
33 poesie | MONDADORI |
Anima mundi | GUANDA |
Autobiografie | ADELPHI |
Il ciclo di Cuchulain | GARZANTI |
I Cigni selvatici di Coole | RIZZOLI |
Crepuscolo celtico | BOMPIANI |
Crepuscolo celtico | THEORIA |
Drammi celtici | GUANDA |
drammi celtici | RIZZOLI |
Fantasmi d’infanzia e di gioventù | THEORIA |
Fiabe irlandesi | EINAUDI |
Fiabe irlandesi | NEWTON COMPTON |
Per amica silentia lunae | CAVALIERE AZZURRO |
Poesie | MONDADORI |
Quaranta poesie | EINAUDI |
Racconti di Hanrahan il rosso | THEORIA |
Rosa segreta | GUANDA |
Scala a chiocciola | RCS |
La Torre | RIZZOLI |
Il Vagabondaggio di Oisin | RIPOSTES |
Una Visione | ADELPHI |