Leprechaun

Quell’elfo inebetito
Che con tumide labbra tracanna il vino rosso
Prosciugando senza vergogna la cantina
Come fosse una borsa senza fondo
E rimugina poi falsamente contrito
Sui suoi scherzi e i tiri rovinosi,
In qualche valle o boschetto solitari
Imbellettati dal crepuscolo…

Il leprechaun è un uomo piccolo, rugoso e dispettoso, che spesso appare vestito in modo stravagante con un panciotto rosso, pantaloni verdi e un
cappello conico. Associato ai poteri spirituali del regno sotterraneo, ne
conosce i tesori nascosti ed è quindi molto ricco. Quando gli umani lo
sorprendono in un luogo deserto, lo tormentano per convincerlo a cedere
loro la sua borsa di monete d’oro o a condurli a un giacimento d’oro. Ma
con l’astuzia e con l’inganno, solitamente è il leprechaun a farsi beffe dei
suoi rapitori e a fuggire.

Il Leprechaun è conosciuto con molti nomi in Irlanda. Una varietà di nani e gnomi popola le storie dell’Europa occidentale, soprattutto quelle della Germania e della Francia, e in particolar modo della Bretagna celtica francese. I Leprechaun spesso vive sottoterra o in profonde caverne. Anche se comunemente associato alle fate o noto come il loro ciabattino, è un essere soprannaturale alquanto bizzarro, legato al sotto suolo e alle sue ricchezze, specialmente all’oro e ai tesori nascosti.

Più comunemente, il Leprechaun appare come un uomo piccolo e dispettoso, un minuscolo calzolaio che possiede un’inesauribile borsa piena di monete d’oro o un tesoro nascosto. In genere, lo si incontra appena prima dell’alba o poco dopo il crepuscolo. Veste come un gentiluomo di campagna del secolo scorso, con un panciotto rosso dai bottoni dotati o con una giacca elegante dai grossi bottoni, con pantaloni attillati o con calzoni al ginocchio e con curiose scarpe con grandi fibbie metalliche o con stivali dalla punta arricciata. Di tanto in tanto, uno gnomo può fare amicizia con un povero contadino o con un bambino, e li conduce a un tesoro nascosto o lascia loro una ghinea d’oro ogni notte. Alcuni gnomi vivono allegramente nelle cantine di antiche e nobili famiglie… finché le cantine sono rifornite di Vino. Tuttavia, molti gnomi vengono visti mentre lavorano a una scarpa in una siepe o in un pantano. Quando viene inseguito, può scomparire in un batter d’occhio, come inghiottito dal terreno.

La famiglia dei Leprechuan è distinta in due grandi “gruppi” leprechaun e cluricaun.  Non di rado i Cluricauns rubano o prendono in prestito quasi tutto, creando caos nelle case durante le ore notturne, razziando cantine e dispense. Si racconta che cavalchino ubriachi pecore, capre, cani e persino polli domestici girovagando sulle colline durante la notte.  

Se catturato da un mortale, i Leprechuan promettono grandi ricchezze, se gli si concede di nuovo la libertà. Porta sempre con sè due borse di cuoio.  Nella prima c’è uno scellino d’argento, una moneta magica che fa riapparrire nella borsa ogni volta che viene spesa.  Nell’altra custodisce una una moneta d’oro, che utilizza per tentare di corrompere gli umani. Questa moneta solitamente quando il folletto viene liberato si tramuta istantaneamente in una foglia o in cenere.

Una nota leggenda sugli gnomi racconta di un uomo, o talvolta di una donna, che sorprende uno gnomo mentre lavora a una calzatura e lo cattura. Finché non dirà dove si trova l’oro, il Leprechaun non verrà liberato. Il prigioniero accompagna l’uomo a un antico fortino circolare dove vivono le fate, gli mostra una grande erba di san Giacomo e gli dice: “Scava qui sotto domattina e troverai una miniera d’oro”. “Aspetta”, aggiunge, “meglio lasciarci un segno. Prendi la mia giarrettiera e annodala attorno all'[erba di san Giacomo] così domani saprai dove scavare.” Il tipo segue le sue istruzioni e lo lascia andare. Quando torna la mattina dopo, c’è una giarrettiera rossa annodata a ogni erba di san Giacomo del campo, migliaia di giarrettiere della stessa misura e dello stesso colore.

Per quanto forte lo si possa tenere, il solo modo per intrappolare il Leprechaun è fissarlo senza mai distogliere lo sguardo. Molti racconti narrano della sua abilità di imitare le voci delle persone care a chi lo ha catturato per distrarlo e mettersi in salvo. Una storia irlandese simile racconta che:

Il clocharachan [uno dei nomi usati per indicare gli gnomi] fabbrica scarpe in una piccola caverna di roccia e ha sparàn na scillinge: ogni volta che guarda nella sua borsa c’è uno scellino. È molto difficile vedere il clocharachan ed è ancora più difficile catturarlo. Un uomo sentì che era in una qualche caverna tra le rocce. Una sera riuscì a sorprenderlo e lo afferrò con forza.
“Dammi la tua borsa!» disse l’uomo. “Lasciami andare”, disse il clocharachan, “e ti darò la borsa”. Bastava distogliere lo sguardo un attimo e il clocharachan sarebbe riuscito a fuggire. “Prendi quello spiedo incandescente”, disse il clocharachan, “e ficcaglielo nella schiena!” L’uomo si guardò attorno e il clocharachan fuggì portandosi appresso fa borsa!  

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