La natura del Solstizio

L’atmosfera pacata ed il ritmo di vita rilassato che caratterizzano l’attesa del Solstizio d’inverno non sono casuali. L’anno è diviso in stagioni, ciascuna con le sue attività. Se il periodo che precede il Solstizio d’inverno sembra più rilassato degli altri, è forse perché segue una delle stagioni più frenetiche dell’anno.

Il raccolto che inizia con i primi fiori rosa dell’erba cipollina in primavera continua finché la neve non copre il giardino. E quando le marmellate di frutti e di fiori estivi sono pronte, iniziano i preparativi per il Solstizio. I barattoli più gustosi di sottaceti vengono messi da parte per la cena di Natale, le marmellate variopinte e l’aceto aromatizzato vengono conservati per colmare i cesti di doni. Anche i fiori semprevivi che adorneranno le ghirlande sono una parte del raccolto dell’estate e dell’autunno. In dicembre tutto è raccolto e pronto. Ora bisogna solo utilizzare i frutti della vostra fatica — intrecciare le ghirlande, mettere i cetrioli sotto aceto — attività che si possono svolgere nel tempo libero nei mesi estivi.

Una pannocchia di granturco appesa alla porta d’ingresso, una grossa zucca sulla finestra, un mazzolino di fiori di campo sulla tavola: tutte le stagioni ci danno il modo di addobbare qualche ambiente della casa con i loro frutti. Ma solo il Solstizio d’inverno veste a festa tutta la casa.
Addobbare la casa per il Solstizio d’inverno è un gesto d’amore, non un lavoro da pianificare in anticipo e completare una volta per tutte.
I rami freschi di pino e di sempreverdi arrivano in grandi quantità e riempiono gradualmente la casa con il loro profumo. Fanno la loro comparsa cesti di fiocchi e di sgargiante carta da regalo, colorati cartoncini augurali, un barattolo di petali secchi ed una treccia di piante aromatiche essiccate accanto alla stufa. 
In questa pagina vi offriamo consigli ed idee per vestire la casa nel periodo più buio del’anno. Ci sono composizioni veloci e semplici da fare con i rami, modi speciali di profumare la casa in questa stagione e di decorarla con le candele. Considerate queste idee come punto di partenza, lasciando poi correre l’immaginazione e ascoltando ciò che vi consiglia il bosco.

RACCOGLIERE I RAMI
Per raccogliere rami nei boschi (naturalmente previa autorizzazione del proprietario), usate un paio di robuste cesoie o di forbici per potare e tagliate il ramo all’altezza del nodo. Non strappate mai i rami dagli alberi. Noterete subito, raccogliendo rami di abete, che quelli in punta hanno aghi più folti e tridimensionali rispetto a quelli alla base che sono quasi piatti. Entrambi sono utili al vostro scopo, ma gli aghi grossi conferiscono alla ghirlanda pienezza e profondità.
Raccogliete i rami in un fascio e legatelo alla base per trasportarlo più agevolmente, facendo attenzione a non danneggiare il vestito (gli aghi si piantano facilmente su qualsiasi giacca) o i sedili dell’auto (per questi basterà mettere un giornale). Se non avete intenzione di usare immediatamente i rami, riponeteli in luogo fresco, dritti in un secchio d’acqua. Assicuratevi di metterli in acqua il più velocemente possibile, prima che l’estremità tagliata si secchi impedendo l’assorbi-mento dell’umidità. Se ciò dovesse avvenire, tagliate nuova-mente il gambo e mettetelo subito in acqua. Se i rami vengono tenuti dritti piuttosto che accatastati, conservano un aspetto più naturale. In questo modo eviterete anche di comprimere o spezzare gli aghi.
I rami non utilizzati dovrebbero essere gettati via quando non servono più. Se seccano diventano facilmente infiammabili, soprattutto in un garage. Lo stesso vale per le ghirlande quando vengono tolte.

SEMPREVERDI E GHIRLANDE
I rami sempreverdi, intrecciati in ghirlande o legati in mazzi, fasci, bouquet o trecce, sono la decorazione natalizia più diffusa. Per molte persone, persino quelle che vivono in città, non è Natale senza una ghirlanda di sempreverdi sulla porta. 

L’abete bianco è il sempreverde preferito a Natale, grazie al suo profumo pungente che diventa più intenso con l’avanzare della stagione, al suo verde carico, agli aghi corti e alle eccezionali qualità conservative. Inoltre, spesso è in vendita già tagliato dai vivaisti, che tolgono i rami dagli alberi o vogliono disfarsi di alberi rovinati. L’abete è anche il materiale migliore per le trecce sempreverdi, dato che conserva gli aghi anche quando se ne tagliano rametti corti.
I rami di altri sempreverdi vanno abbastanza bene tanto per le ghirlande quanto per gli altri addobbi, e ciascuno ha i propri pregi. 

Il pino bianco, con i suoi aghi lunghi e soffici, crea una bella ghirlanda compatta, soprattutto se usate un’intelaiatura più grande come base della composizione. Sulle intelaiature molto piccole, i suoi aghi lunghi tendono ad ammucchiarsi al centro. Il pino bianco è il preferito per i festoni appesi alle porte, i cesti o i vasi di rami dritti. È fitto, flessibile e si amalgama bene con gli altri rami o con le bacche, la dulcamara e l’ontano.
Il cedro ha un fogliame interessante, a differenza del pino 0 dell’abete, e va bene da solo o mescolato con altri rami, in una trama di delicati contrasti. Il suo fogliame piatto costituisce un’ottima base per le combinazioni di rami freschi e secchi.

L’abete rosso e l’abete canadese presentano entrambi aghi corti che creano belle ghirlande, ma tendono a cadere molto presto. Possono essere posti in vasi o in composizioni in cui i rami restino nell’acqua. È possibile intrecciare ghirlande su basi che trattengano l’umidità, l’unico metodo per sopperire all’inconveniente.

Il pino silvestre potrebbe dare belle ghirlande, ma è così rigido che diventa quasi impossibile lavorarlo. In un mazzo manca dell’aggraziata flessibilità del pino bianco o del cedro.

Il ginepro può essere usato da solo, ma i suoi aghi sono così corti che si adattano meglio a combinazioni con altri rami. Il suo colore pallido e le bacche bianche contrastano bene con i rami più scuri e la sua linea stretta ed affusolata si adatta bene alle composizioni verticali.

Il cipresso e la tuja presentano aghi brillanti verde chiaro, lunghi quasi il doppio di quelli del pino bianco e leggermente più rigidi. Una ghirlanda con questi aghi dovrebbe essere abbastanza grossa, ma i rami si adattano alle composizioni verticali.

Myrddn mezzo elfo 17 dicembre 2011 luna calante  

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