La Danza degli esseri luminosi

Quando il Sole ha percorso metà
Del suo viaggio
Quando una brezza leggera
Spazza il sottobosco
Dalla luce che fende
Come lame le foglie e i rami degli alberi,
Appaiono milioni di vibranti bolle luminose.
In esse  è contenuto il segreto della vita.
Myrddn – 2003

Quello delle Fate è un mondo d’incanti cupi, di bellezza affascinante, d’incredibile bruttezza, di superficialità incallita, di spirito, malizia, gioia e ispirazione, di terrore, riso, amore e tragedia. E’ molto più ricco di quanto le favole lascino credere. Perché non credere infatti che un tempo i boschi, immensi e mai visitati da occhio umano, fossero abitati da entità sovrumane, da divinità piccole e grandi che ancora si compiacevano di visitare questo nostro mondo e di mostrarsi in forme graziose o spaventevoli agli esseri umani?

Perché non credere che il mondo delle molte Divinità, delle energie della Natura, dell’Armonia e dell’ Amore, fosse in un tempo anche non lontano, assai più vicino agli uomini che volentieri lo veneravano e che ad esso si rivolgevano?

Certi bambini, anche moderni, non hanno dubbi; quando si racconta loro di mondi popolati di esseri fatati, di orchi e di draghi i loro occhi si illuminano, i cuori battono più forte, gioiscono e piangono proprio come se stessero vivendo quella storia e come se svanisse all’improvviso il confine tra questo e quel mondo. Per certi bambini pare proprio che il confine non esista; forse li si potrebbe vedere giocare con i loro amici invisibili, chiacchierare, ridere, scambiarsi cose e sé venisse chiesto loro con chi stanno giocando, risponderebbero con aria stupita ed interrogativa che giocano con i loro amici e che non capiscono come mai anche voi non li stiate vedendo; se glielo chiedeste, ve li descriverebbero e ve li indicherebbero col dito.

Forse anche coloro che hanno tramandato le leggende, uomini- simili a bambini sensibili e semplici ci hanno creduto, ed altri ancora, in genere quelli più vicini al mondo della Natura, le hanno vissute in prima persona e, ancora adesso, possono raccontarvi di aver intravisto una danza fatata nella radura di un bosco, di aver udito le voci delle Fate cantare, oppure di aver visto nel bosco la sagoma inquietante di un di un goblin saltellante.

Ascoltando queste persone raccontare le loro storie ci si sente trasportati in un mondo senza tempo, dove sogno e realtà si confondono in un tutt’uno fatto solo di incanto, dove tutto può accadere e tutto è già accaduto, dove certi fatti di ieri, di oggi e forse di domani si fondono in un eterno presente.

Il dubbio che ci sia qualcosa d’altro oltre la realtà quotidiana, qualcosa che non sta ne qui ne là ma è nello stesso tempo presente e percepibile, un po’ come l’aria che, nonostante ci avvolga e ci faccia vivere, è inconsistente e impalpabile anche se, in certi momenti, se guardiamo bene e andiamo oltre ad uno sguardo superficiale, la vediamo ricca di particelle, bruscolini e lucine piccole e grandi che scoppiettano qua e là.

Nello stesso modo anche le lucine o quegli strani sfarfallii appena intravisti con la coda dell’occhio e subito scomparsi, potrebbero non essere più uno strano effetto ottico, ma un Folletto o una Fata venuti a curiosare in questo mondo alla ricerca di qualcuno ancora in grado di sentire la loro vibrazione.

E se fosse che certe energie sottili, semplici come un raggio di sole, una nuvola, un fiore, una roccia o un animale, siano sempre esistite, nonostante pochissime persone possano ancora rendersene conto? E se fosse che le entità d’ Armonia e d’ Amore di un tempo, si siano appositamente nascoste e fatte dimenticare dall’uomo moderno, razionale, disarmonico e dissacrante, solo per poter continuare ad esistere e ad essere accessibili a quelle persone che, nonostante tutto, sono rimaste pure di cuore? 

Noi cercheremo di credere sempre in questa essenza particolare.
Sfioreremo i cerchi di funghi delle fate, facendo attenzione di non caderci dentro!, visiteremo i luoghi più ricchi di presenze impalpabili e rarefatte che ci aspettano al di là della magica soglia. 

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