John Bauer e il suo magico mondo…

Questa curiosa storia evidenzia quale potrebbe essere il rovescio della medaglia di essere un ambasciatore del Piccolo Popolo.
In genere coloro che dedicano la propria vita a diffondere il verbo delle popolo fatato ricevono dei doni preziosi. Ma cosa succede quando non vuoi più essere ambasciatore delle Fate?

Sarai in grado di andartene e di lasciarti tutto alle spalle? o pensi che coloro per cui hai passato anni a raccontare vorranno qualche forma di ricompensa? Una volta mangiati i frutti fatati tu apparterrai al loro mondo e qualsiasi tentativo di fuggire sarà vano.
La storia che racconteremo è un avvertimento per quelli, come me, che avertono la luce del Piccolo Popolo. Andarsene potrebbe non essere così facile o consigliabile, soprattutto se hai intenzione di fuggire in treno o in barca …

Il mondo magico parallelo di John Bauer
Il 20 novembre 1918, un tragico incidente in traghetto tolse la vita di un artista svedese le cui incantevoli raffigurazioni di creature fiabesche catturano ancora oggi la nostra immaginazione. Nelle foreste apparentemente infinite della provincia svedese di Småland, l’artista John Bauer visse per gran parte della sua vita tra gnomi, troll, fate che portò in vita il suo mondo artistico magico. Da bambino, trascorreva le sue estati esplorando le foreste intorno alla villa estiva della sua famiglia vicino al lago Rocksjön a Jönköping. Dopo un periodo di viaggi in Europa, lui e sua moglie Esther, anch’essa un’artista, si stabilirono in un luogo non lontano sul lago Bunn vicino a Gränna.
“È stato ispirato dal paesaggio attorno a Södra Vätterbygden e spesso tornava in questi luoghi. Qui che catturò l’attimo magico e le sue “foreste Bauer “, si popolarono di creature fiabesche come troll e giganti, cavalieri e principesse”.

La sua fama di artista si formò attraverso la creazione di innumerevoli illustrazioni accattivanti che ha creò nei primi anni del 1900 per l’annuale concorso delle fiabe svedesi Bland tomtar och troll (Among Gnomes and Trolls).
Tra il 1907 e il 1915, l’arte di Bauer incarnò lo spirito del misticismo nordico e “rifletté … un mondo in cui la realtà fisica e il mito sono presenti allo stesso tempo.
Per quanto grande fosse il suo amore per le foreste, nel 1918, la sua vita era tutt’altro che fatata. Dopo che il figlio della coppia nacque nel 1915, Esther aveva sospese la sua carriera artistica ed cadde in una depressione. Non volle più abitare in quel mondo incantato, isolato del marito… Bauer era spesso assente, alla ricerca di nuove ispirazioni artistiche. Il matrimonio della coppia era in pericolo. La soluzione fu quella di trasferirsi in una nuova casa a Stoccolma.

Un terribile incidente ferroviario vicino a Norrköping nell’ottobre del 1918, che causò 42 vittime, persuase la famiglia che sarebbe stato più sicuro fare un viaggio in barca da Gränna, vicino a Jonköping, a Stoccolma.
Il 19 novembre 1918, la coppia e il loro figlio di tre anni salirono a bordo del traghetto a vapore Per Brahe. Oltre ai 24 passeggeri e ai membri dell’equipaggio, il piccolo traghetto così sovraccarico di merci, comprese le stufe Husqvarna e le macchine da cucire destinate ai mercati di Stoccolma, che gran parte di esse furono stipate sul ponte.

Omkring 1918. Ångfartyget Per Brahe. Ångaren förliste natten till den 20 november 1918 i Vättern, då 24 människor omkom, däribland konstnären John Bauer. Svenskt Pressfoto Kod: 20360

La barca divenne pericolosamente instabile ed ebbe chance contro la tempesta che imperversò a poche ore dalla sua partenza.
In vista del porto di Hästholmen, situato a circa 33 chilometri da Gränna, il “Per Brahe” afondò nelle acque del lago svedese Vättern alle prime ore del 20 novembre. Tutti le persone a bordo morirono. Oggi, la villa estiva d’infanzia di Bauer a Jonköping è stato trasformato nel “John Bauer Park. In questi magici luoghi, oltre al Museo della Contea di Jönköping, che ospita la più grande collezione al mondo di opere d’arte di John Bauer, è ancora possibile fare un viaggio in mondi reali, paralleli in cui amava aggirarsi John!

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