Edera

Mi ha sempre colpito l ‘umiltà di questa pianta. Avendo rinunciato alle sue ‘potenzialità’ in termini di dimensioni, solidità e frutti, non verrà mai celebrata come la quercia o il melo. Ha rinunciato a queste sue possibilità per guadagnare in flessibilità e adattabilità, in modo da poter ricoprire ciò che è morto o brutto (come rovine), o ciò che ha bisogno di protezione. È come il bambino buono e modesto delle favole, che fa ciò che è giusto e necessario e, come Cenerentola, fa il lavoro più sporco mentre le altre si agghindano.
La Ragazza Edera è la vera figlia della Dea, lo Spirito della Terra, lei è il suo segreto e la sua sacra corona.

L’edera è una delle poche piante rampicanti dei boschi dell’emisfero settentrionale, dove fa da tappeto al terreno o si arrampica su alberi 9 pareti anche molto alte. Non è vero che strangola l’albero a cui si abbarbica, nonostante possa togliergli parecchia luce se cresce troppo. L’edera può Vivere con poca luce (ad esempio, quando tappezza il suolo nei faggeti) e in vari tipi di terreno. Cresce lentamente e può vivere per centinaia di anni.
Nell’ antico Egitto l’edera era legata al signore della vegetazione, Osiride. Similmente, assieme alla vigna, era sacra al più estatico degli dei greci della vegetazione, Dioniso, i cui sacerdoti e seguaci portavano corone d’edera nelle processioni e nelle orge che seguivano.
 

I Romani chiamavano Dioniso Bacco, e ne diffusero il culto in tutta l’Europa; Coppe fatte di legno d’edera si credeva rivelassero il vino di cattiva qualità e controbilanciassero gli indesiderati effetti collaterali dell’alcool. Nel Medioevo, foglie d’edera lasciate macerare nell’aceto erano usate, con l’aggiunta di un goccio d’acqua di rose, per alleviare i postumi di una sbornia. Ancora nel XIX Secolo, sull’ingresso di molti pub inglesi vi era appesa una grossa ghirlanda d’edera. L ‘alcool fa discendere l’energia vitale nella parte inferiore del corpo, mentre l’edera rampicante ha l’effetto opposto, in particolare se è indossata come ghirlanda attorno al capo. Una ‘corona ‘ sulla testa ci permette di concentrare maggiormente l’attenzione, rinsaldala forza di volontà ed espande la coscienza, specialmente se è fatta di foglie fresche, ancora vibranti di forza vitale.
 

Anche se il culto di Dioniso verso la fine della sua storia è sicuramente degenerato, le sue origini erano diverse. Sotto il Controllo di sacerdoti, bere era un modo per entrare in comunione con lo Spirito del Vino (Dioniso) che, nelle regioni calde, era sempre associato alle divinità della vegetazione. L ‘edera veniva utilizzata per ridurre certi effetti indesiderati dell’alcool. Gli sciamani dell’America del Sud o dell’Asia Meridionale usano ancora l’alcool per raggiungere lo stato di trance. L’edera sembra far parte di una segreta conoscenza dell’alchimia fisiologica che in Occidente è andata perduta.
In alcune parti dell’Inghilterra e del Galles, l’ edera è vista come la controparte femminile dell’agrifoglio. Fronde dell’una e dell’altro vengono portate in casa per Natale, e il ‘Ragazzo Agrifoglio’ (Holly Boy) e la ‘Ragazza Edera’ (Ivy Giri) del tradizionale canto natalizio si completano l’un l’altra come la Dea Madre e il Dio della Foresta.
 

La funzione dell’ edera in natura, tuttavia, è piuttosto oscura per l’uomo moderno. Comunemente considerata una pianta parassita(cosa che non e), non suscita molta simpatia, soprattutto tra gli amanti degli alberi. L’edera però protegge il legno dagli effetti dannosi di alcune radiazioni con cui certe nostre apparecchiature bombardano continuamente la biosfera. In molti luoghi l’aumento di edera degli ultimi decenni va di pari passo con l’aumento dell’inquinamento da microonde. Anche se l’edera compete per la luce con l’albero a cui si arrampica e potrebbe eventualmente far morire qualche ramo, o anche l’intero albero, senza di essa l’albero forse morirebbe anche prima! O un’intera parte di foresta potrebbe ammalarsi.
 

Myrddn mezzo elfo 22 gennaio 2006, luna calante  

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